Le malattie renali

Quali compiti svolgono?

• Funzione escretoria: hanno il compito di eliminare i prodotti di scarto del catabolismo azotato; gli alimenti che assumiamo e il loro metabolismo producono dei composti (sostanze azotate) che sono in eccesso e devono essere eliminate. Inoltre la funzione escretoria si esercita nei confronti di prodotti dannosi che sono giunti all’interno del sangue (veleni, farmaci, metalli, ecc). Depurano il sangue
• Funzione di regolare il contenuto idrico dell’organismo = Trattengono o eliminano l’acqua in eccesso
• Funzione di regolare gli elettroliti (Sodio, potassio, calcio, fosforo e magnesio) il ph del sangue, agendo sul bicarbonato e sugli idrogenioni. Trattengono o eliminano i sali
• Funzioni endocrine, secernendo vari ormoni ad azione sistemica sulla pressione arteriosa, sul contenuto di calcio delle ossa (attivando la vit. D), sul numero dei globuli rossi (secernendo l’eritropietina). Azione ormonale su altri organi

Malattia Renale Cronica (MRC)

E’ una condizione caratterizzata da una condizione di alterata funzione renale che persiste per più di 3 mesi. Viene classificata in 5 stadi, dal più lieve a quello più grave; quest’ultimo richiede un intervento artificiale di sostituzione della funzione renale (dialisi extracorporea o trapianto).
I dati epidemiologici internazionali (NHANES) dimostrano che la MRC è una patologia molto diffusa nel mondo, con una prevalenza crescente nella popolazione generale, raggiungendo infatti il 10%.
Nella maggior parte dei casi è misconosciuta perché silente.
Quali sono i fattori predisponenti all’insorgenza della MRC?

• l’invecchiamento della popolazione contribuisce a far emergere un numero crescente di soggetti con riduzione della funzione renale, anche solo come conseguenza fisiologica legata all’“invecchiamento del rene” (ageing kidney);
• l’aumentata prevalenza nella popolazione generale di condizioni cliniche caratterizzate da un elevato rischio di manifestare un danno renale, (quali il diabete mellito di tipo II, la sindrome metabolica, l’ipertensione arteriosa, l’obesità, la dislipidemia) e l’aumentata sopravvivenza dei pazienti;
• la maggiore attenzione che viene posta alla diagnosi di tale patologia, facilitata dalla disponibilità di strumenti diagnostici semplici, affidabili e di basso costo.
• – la così detta mortalità competitiva che comporta grazie ai progressi nella terapia di alcune patologie il sopraggiungere di altre. Esempio tipico di questo fenomeno nei riguardi della MRC è che dopo i successi della rivascolarizzazione primaria per infarto miocardico aumenta il rischio di sviluppare una MRC ( compromissione emodinamica, tossicità del mezzo di contrasto)

Prevenzione della malattia renale cronica

E’ quindi fondamentale la prevenzione della MRC, per impedirne la comparsa e per riallentarne la progressione.
La prevenzione della MRC si colloca in generale nel contesto della prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari, diabete, malattie polmonari croniche, tumori), che rappresentano il principale problema di sanità pubblica a livello mondiale, in quanto prima causa di morbosità, invalidità e mortalità.

Prevenzione primaria

La prevenzione primaria si basa sulla consulenza del genetista in alcune malattie ereditarie, sull’uso accorto dei farmaci potenzialmente nefrotossici, sull’uso di dosi moderate di mezzo di contrasto iodato e sull’evitare manovre invasive intra-arteriose non strettamente necessarie. La prevenzione primaria della nefroangiosclerosi e della nefropatia diabetica si identifica con la prevenzione primaria delle MCNT (Malattie Croniche Non Trasmissibili) che nel nostro Paese si avvale di due importanti strategie: il programma “Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari” (DPCM del 4 maggio 2007) e i Piani Nazionali della Prevenzione, secondo i principi della “Health in all policies”. Inoltre con il progetto della Società italiana di nutrizione umana (Sinu) “Meno sale e più salute … contro l’ipertensione e le malattie cardiovascolari” con l’obiettivo di informare e orientare i cittadini verso la scelta di alimenti meno ricchi di sale.
Le MCNT hanno in comune alcuni fattori di rischio legati, in gran parte, a comportamenti non salutari individuali modificabili: fumo, abuso di alcol e sostanze illegali, dieta scorretta e inattività fisica sono comportamenti non salutari che condizionano il benessere anche dei reni
Le MCNT sono legate, poi, a quelle condizioni che, pur non rappresentando ancora una patologia conclamata ed essendo asintomatiche o paucisintomatiche, sono da considerarsi fattori di rischio intermedi (iperglicemia, ipertensione, dislipidemia, etc); tali condizioni già di per se vanno considerate patologiche, ma se diagnosticate e trattate in tempo sono ancora, almeno in parte, reversibili.

Diagnosi precoce

La prevenzione della MRC progressiva e quindi dell’insufficienza renale terminale si identifica, nella maggioranza dei casi, con la diagnosi precoce dell’evento morboso renale, attuabile mediante l’uso di esami semplici e poco costosi, quali un esame delle urine o una creatininemia, in particolare da effettuarsi con regolarità nelle popolazioni a rischio: anziani. Ipertesi, diabetici, pazienti affetti da malattie cardiovascolari, presenza di anomalie anatomiche dei reni e delle vie urinarie, pazienti con calcolosi renale, pazienti con ipertrofia prostatica, pazienti con malattie sistemiche.
In sintesi quindi l’esecuzione di un esame urine, di una creatininemia ed eventualmente di una ecografia renale permette di evidenziare facilmente una MRC. Esami più approfonditi saranno necessari per chiarire meglio la natura del danno e la sua gravità.